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Ora esatta

mercoledì 9 luglio 2008

Festa di Santa Rosalia

Nel 1624 nella città di Palermo, martoriata dalla peste la popolazione si affidava alle sante protettrici della città e dei quattro mandamenti cittadini: Sant'Agata, Santa Cristina, Sant'Oliva e Santa Ninfa.

Durante questa crisi, secondo la leggenda, l'allora poco nota Santa Rosalia apparve ad un saponaio di nome Vincenzo Bonello, indicando l'ubicazione delle proprie spoglie e ingiungendo che solo se i propri resti fossero stati portati in processione la peste sarebbe terminata.
Nella grotta indicata dalla visione vennero trovate 27 reliquie e il giorno 15 Luglio l'arcivescovo seguito da tutto il clero, dal senato palermitano e da alcuni cittadini eminenti fece una processione attraverso le strade della città con le reliquie della santa.
In pochi giorni la città venne liberata dalla peste.
Dal 1625 la Chiesa autorizzò il culto, anche se Rosalia venne proclamata santa soltanto il 26 gennaio 1630.
La prima celebrazione del 1625 fu particolarmente breve: le reliquie vennero spostate per pochi metri, dal Palazzo Arcivescovile fino alla cattedrale.
Il percorso divenne sempre più lungo e complesso con i passare degli anni, fino a coinvolgere buona parte della città.
La notte del 14 luglio la festa giunge all'apice, con una solenne processione dal Palazzo dei Normanni, lungo l'antico asse viario del Cassaro fino al mare, passando attraverso Porta Felice, secondo un itinerario ideale dalla morte (la peste) alla vita (la luce dei fuochi d'artificio in riva al mare).
La processione, composta da un carro trionfale con la statua della santa, trainato da buoi, e da carri allegorici, si ferma davanti alla Cattedrale, ai quattro canti (momento in cui, tradizionalmente, il sindaco in carica depone dei fiori ai piedi della statua della Santa gridando "Viva Palermo e Santa Rosalia!") e alla Marina, dove ha luogo un grande spettacolo pirotecnico (10.000 tubi di lancio nel 2005) accompagnato da musica sinfonica eseguita dal vivo.

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